MORTAL INSTRUMENTS SERIES
contenuti speciali
“Pagine rubate”
Accade sempre. Quando ci si innamora di una saga e dei suoi personaggi, quello che l’autore consente di leggere nei romanzi sul loro passato, sul loro presente e sul loro futuro, non è mai sufficiente. Assetati di altre informazioni, stralci di dialoghi, echi di pensieri, ci si ritrova a immaginare da soli per giorni nuovi scenari, seguiti, retroscena mai raccontati; i più dotati trasformano questi voli di fantasia in fanfictions o fanart; altri, meno creativi, penderanno dalle labbra digitali dell’autore in attesa pubblichi nel proprio sito qualche succoso outakkes, indispensabile alla sopravvivenza sino all’uscita del prossimo romanzo.
Cassandra Clare con grande generosità, e credo anche una buona dose di partecipazione, ha regalato in questi anni ai suoi fan numerosi brani fuori serie: riletture di passi con points of view differenti, lettere citate ma il cui contenuto non è stato svelato nei romanzi, retroscena imperdibili e accese scene tagliate (molti sono rintracciabili qui: http://www.cassandraclare.com/my-writing/excerpts-extras/). La Mondadori ha selezionato alcuni di questi brani extra legati alla serie madre delle Shadowhunter Chronicles, la Mortal Instruments, per la sua nuova collana digitale XS e ha dato alla raccolta un titolo particolarmente azzeccato, Pagine rubate.
A sorprendere di questi brani, oltre alla profonda emozione assicurata cui ha abituato i suoi lettori la Clare, è la sensazione che lasciano di indispensabilità. È difficile dopo averli letti, ritenerli solo degli extra, dei surplus per accontentare golosità e curiosità dei fan. Respirare l’anima disarmata, vulnerabile e sorpresa di Jace quando è con Clary; scoprire l’annoiata curiosità di Camille nei confronti dell’umano e – ai suoi occhi – mediocre Alec; sentire le parole severe di Stephen Herondale, padre biologico di Jace, verso se stesso, quelle di un uomo che ha abbandonato la donna che amava, l’onore in cui credeva, gli amici cui teneva, per un falso ideale o forse per mera debolezza e codardia; nuotare nella fangosa anima nera di Sebastian/Jonathan, misurandone per la prima volta il reale vuoto che la vive.
Tutto questo, dopo averlo conosciuto, diventa prezioso e irrinunciabile.
Questa manciata di pagine è un gradevole palliativo per ingannare l’attesa dell’uscita del Shadowhunter Codex, la Guida ufficiale alle Shadowhunters Chronicles (Mortal Instruments series, Infernal Device series e Dark Artificies series), prevista per l’autunno 2013 in USA, che probabilmente conterrà questi e molti altri extra.
Come al solito, una sola parola per descrivere la Clare e la sua opera: magistrale!
Recensione anche su urban-fantasy.it
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