Il volume propone una selezione di 77 testi tratti dalle due principali raccolte di setsuwa – il Konjaku Monogatarishū (1120 - periodo Heian) e l’Uji Shūi Monogatari (periodo Kamakura) –, ma anche dal Kokonchomonjū (dell’aristocratico Tachibana no Narisue, 1254), dall’Hosshinshū (a carattere religioso, 1208 – 1216), dall’Heike monogatari (capolavoro assoluto del genere gunki monogatari, redatto nel XIII secolo) e da molte raccolte “minori” compilate tra gli anni 822 e 1350.
Se la selezione va incontro al neofita e al curioso che desidera godere solo di un assaggio (ma comunque valido e felicemente rappresentativo) della realtà della setsuwa bugaku, scontenta invece l’integralista sostenitore dell’originalità e della completezza, non per la ovvia parzialità di riproduzione dei testi originari, ma perché il curatore precisa nell’introduzione di essere intervenuto sui testi con ritocchi, modifiche, accorpamenti nel caso dell’esistenza di più versioni.
Il volume si presenta comunque come un’ottima vetrina rappresentativa della letteratura giapponese classica dei setsuwa, che stuzzica interesse, curiosità e probabilmente desiderio di approfondimento. L’introduzione del curatore, poi, anche se non approfondita ed esaustiva, è scorrevole, chiara e funzionale alla comprensione dei brani proposti nell’antologia.
Una lettura consigliata.
Nessun commento:
Posta un commento