HUSH HUSH SAGA #04
“Finale”
Termina così la Hush Hush saga, lasciando dietro sé una fine scia di nostalgia, troppe questioni rimaste in sospeso e non chiarite e soprattutto parecchi rimpianti per l’ottimo paranormal romance young adult che avrebbe potuto essere e non è stato.
Fedele a se stessa, la saga ha mantenuto saldi pregi e difetti dal primo all’ultimo libro: la stessa nebulosità sulle questioni importanti; la stessa indeterminazione su motivazioni, cause, modi; la stessa ingiustificata e fastidiosa isteria della protagonista, facile all’ira e alla condiscendenza verso se stessa, mentre ipocritamente accusa, rimprovera e fatica a perdonare gli altri – Patch in particolare.
Eppure, rimane inalterato anche l’innegabile potere di attrazione e fascinazione di questa serie, determinato dalle cover straordinariamente evocative, da un protagonista maschile piacevolmente imperfetto, da un world building originale (anche se spesso confuso) che mescola le carte dell’identità e della moralità tradizionali di arcangeli, angeli caduti e nephilim.
Ma il vero motore della seduzione è la storia d’amore che, nonostante imperfezioni, sbavature e mancati compimenti, mantiene viva una tensione che vibra di una struggente disperazione e di una singolare sensualità.
Difficile supporre che la Fitzpatrick possa un giorno tornare a raccontarci di nuove avventure di Patch e Nora, ma l’autrice ha dato notizia dell’acquisto dei diritti cinematografici della serie da parte della LD Entertainement e quindi, forse, i novelli Romeo e Giulietta – angelo caduto e nephilim - avranno finalmente un volto e una storia da raccontare con maggior chiarezza e coinvolgimento.
Nessun commento:
Posta un commento