La storia d’amore di Tristano e Isotta ha radici antichissime nelle leggende celtiche, ma ha attraversato i secoli indossando innumerevoli vesti, dalla versione “comune” del narratore normanno Béroul a quella “cortese” di Tommaso d’Inghilterra del XII secolo, dalla novella in versi Lai du Chèvrefeuille di Maria di Francia al più famoso Tristano in prosa, cui ancora non è stato attribuito un autore certo, che lega la vicenda al ciclo bretone e alla leggenda arturiana, sino ad arrivare ai nostri giorni e alle moderne rivisitazioni.
Difficile quindi ridurre a un’“unica storia vera” ciò che in realtà non ha mai finito di essere scritto, ma che invece sembra continuare a vivere e trasformarsi con l’andare dei secoli e delle mentalità, acquisendo nuove forme e nuovi messaggi a ogni nuova interpretazione. Infatti se è vero che la storia d’amore di Tristano e Isotta in sé ha indelebilmente acquisito un posto tra le più struggenti ed eccelse, pochi forse ne conoscono bene la trama originale e pochi ancora le infinite varianti; eppure è certo che possieda una potenza intrinseca tale da permetterle di rimanere vitale nell’immaginario collettivo e di adattarsi ai secoli e alle nuove visioni della vita e dell’amore…