Al pregio di una elegante e originale presentazione (una sorta di cartelletta rigida in tessuto, con chiusura in stile orientale, che contiene un libro a ventaglio da leggere dispiegandolo, proprio come le antiche illustrazioni giapponesi) fa purtroppo da contraltare il difetto di una eccessiva brevità, che non consente approfondimenti né chiarezza. La prima parte del libretto, infatti, dedicata alla vita pubblica delle geishe, pur potenzialmente interessantissima e ricca di informazioni, sembra più la sintesi puntuale di un brano già a sua volta riassunto di un testo originario, che non un’esposizione organica creata ad hoc per il libro; forse per questo motivo l’autrice è solo parzialmente attestata, avendo ben pochi meriti per quanto riguarda l’elaborazione.
Benvenuto ^_^
Ho aperto questo piccolo spazio per me, per raccogliere recensioni ed articoli scritti in questi anni come blogger (per Diario di Pensieri Persi) e redattrice (per Speechless Magazine e urban-fantasy.it), ma soprattutto come la lettrice maniaco-compulsivo-ossessiva che sono da sempre (eccomi su aNobii). Ma se tu, che ci sei capitato per caso, trovassi qualcosa di utile o interessante e magari desiderassi fermarti un poco per confrontarci e scambiare qualche chiacchiera sui libri, non potrò che esserne felice.
sabato 25 agosto 2012
venerdì 24 agosto 2012
"Il romanzo di una geisha", il regalo di un autore anonimo
Acquistai questa copia consunta e ingiallita dal tempo nel 2002 in un mercatino dell’usato, senza lontanamente immaginare si trattasse di un libro considerato raro e introvabile, e senza preoccuparmi dei contenuti squisitamente erotici del romanzo. Ero nella mia fase più intensa e totalizzante di innamoramento per il Giappone, quella tipica dei primi tempi in cui tutto ciò che appartiene a quel che si ama è meraviglioso e fonte di emozioni prepotenti; per cui, mi sentivo affamata di contatti, di informazioni, di esperienze che lo riguardassero, e il mio amore investiva qualunque cosa: lingua, cultura, religione, storia, letteratura, manie e bizzarrie incluse.
Così, la prima volta che lessi questo volumetto fui assorbita solo dai dettagli storici e dai termini giapponesi, dagli scorci che apriva sulle strade dello Yoshiwara, dalle tradizioni e dalla mentalità che emergevano in ogni episodio narrato.
Oggi, a distanza di dieci anni di vita ed esperienze personali, di studio della lingua, della cultura e della religione giapponesi, e, infine, di numerose letture, leggere Il romanzo di una geisha è stata un’esperienza più consapevole, un viaggio non solo della mente, ma anche della memoria e dei sensi.
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