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Ho aperto questo piccolo spazio per me, per raccogliere recensioni ed articoli scritti in questi anni come blogger (per Diario di Pensieri Persi) e redattrice (per Speechless Magazine e urban-fantasy.it), ma soprattutto come la lettrice maniaco-compulsivo-ossessiva che sono da sempre (eccomi su aNobii). Ma se tu, che ci sei capitato per caso, trovassi qualcosa di utile o interessante e magari desiderassi fermarti un poco per confrontarci e scambiare qualche chiacchiera sui libri, non potrò che esserne felice.

venerdì 24 aprile 2020

Le ricette della signora TokuLe ricette della signora Toku by Durian Sukegawa
My rating: 4 of 5 stars


 
Respirare il profumo del vento e sentire lo stormire degli alberi. Sono più di sessant'anni che mi esercito, che sento la voce di ciò che non ha voce. È quello che definisco "essere all'ascolto".



Un delizioso, poetico e struggente inno alla vita.
Scritto con una delicatezza e un ritmo cadenzato che accompagnano piano il lettore, pagina dopo pagina, a intraprendere quello stesso percorso di scoperta e rinascita che compie il protagonista.
La malattia, il fallimento, la morte sono ostacoli reali e dolorosi da affrontare con lo spirito dei poeti:
 
Diventare come dei poeti era l'unico modo di vivere per noi, ha detto. A guardare la realtà così com'era, veniva voglia di morire. L'unica soluzione per oltrepassare la siepe era vivere come se l'avessimo già fatto.



E la signora Tokue ha condotto così la sua esistenza, segnata dalla malattia, dalla rinuncia, dalla lacerazione dalla famiglia prima e dalla società poi. E insieme alla sua ricetta perfetta dell'an, lascia in eredità a Sentarō anche questa piccola, eppure preziosa sapienza che ha accumulato, trasmettendogli il suo entusiasmo per le piccole cose, la sua premura, il suo desiderio di ascoltare, comprendere, abbracciare il mondo che la circonda.
 
Nel chiaro di luna tutto splendeva d'un azzurro pallido e gli alberi ondeggiavano come animati di volontà propria. Su quel sentiero in mezzo al bosco ero proprio sola di fronte alla luna.
Com'è bella, pensai. Completamente rapita, dimenticai persino che stavo combattendo contro una malattia terribile e che non potevo uscire dalla recinzione.
È allora che ho avuto la netta sensazione di sentirla. Ho avuto l'impressione che la luna si rivolgesse a me con un sussurro:
Volevo che tu mi guardassi.
È solo per questo che brillo.
Da quel momento in poi tutto mi è apparso sotto una luce diversa. Senza di me, quella luna piena non sarebbe esistita. Non sarebbero esistiti nemmeno gli alberi. E neppure il vento. Senza il mio sguardo, tutte le cose che vedevo sarebbero scomparse. Era tutto lì il discorso.
E se né io né gli esseri umani fossimo esistiti, cosa sarebbe successo? Se il mondo fosse stato privo non solo degli umani, ma di tutti gli esseri dotati di emozioni, cosa sarebbe successo?
Questo mondo quasi infinito sarebbe scomparso del tutto.
Forse lei mi considererà molto presuntuosa, signor principale. Ma questo modo di pensare mi ha trasformata.
Noi siamo nati per guardare e ascoltare il mondo . E il mondo non desidera altro. Perciò, anche se non potevo diventare insegnante o lavorare, il mio essere venuta al mondo aveva un senso.
[...] E la risposta è che... la vita ha un senso, oggi lo so per certo.




La vita ha un senso. E deve essere celebrata. Sempre.

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