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Ho aperto questo piccolo spazio per me, per raccogliere recensioni ed articoli scritti in questi anni come blogger (per Diario di Pensieri Persi) e redattrice (per Speechless Magazine e urban-fantasy.it), ma soprattutto come la lettrice maniaco-compulsivo-ossessiva che sono da sempre (eccomi su aNobii). Ma se tu, che ci sei capitato per caso, trovassi qualcosa di utile o interessante e magari desiderassi fermarti un poco per confrontarci e scambiare qualche chiacchiera sui libri, non potrò che esserne felice.

giovedì 21 novembre 2013

HARRY POTTER. STORIA DI UNA PROFEZIA - Approfondimenti

In una fredda, umida sera, all’interno di una spoglia stanza sopra la Testa di Porco, il saggio e già canuto preside della scuola di magia di Hogwarts si incontrò con una giovane donna di nome Sibilla Cooman, aspirante alla contestata - e di dubbia dignità - cattedra di Divinazione. Trovandola priva del dono della Veggenza, l’anziano Silente prese commiato dalla donna avviandosi verso la porta, quando lei, abbandonando il tono misticheggiante ed etereo impostato cui era solita, con una voce “aspra, rauca” iniziò a declamare quella profezia che, narrativamente parlando, sarà la causa scatenante dell’intera saga Potteriana. 
«Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore… nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese… l’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto… e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive… il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese…»

“City of Lost Souls” di Cassandra Clare

THE MORTAL INSTRUMENTS SERIES book 5 
“City of Lost Souls” 

Jace e Clary: migliore storia d’amore drammatica. Simon, Isabel, Magnus, Luke, Valentine e tutti gli altri: miglior compagine di deuteragonisti, comprimari e antagonisti. Shadowhunters e Downwolders, gli Accordi, il Conclave, i Fratelli Silenti e il resto: miglior worldbluiding. Alicante, Idris, la Città di Ossa e gli altri luoghi: miglior background. In un ipotetico Urban Fantasy Award, queste sarebbero solo le più importanti tra le nominations che la Mortal Instruments series porterebbe a casa! 

I motivi? La storia d’amore tra Jace e Clary è una di quelle che entrano nel cuore, vi prendono dimora e, da padrone quali sono, ne fermano i battiti o li accelerano a proprio piacimento; forse per quell’impronta dolorosa e nostalgica conferita dalla struggente separazione nel periodo in cui credono di essere fratello e sorella, che perdura; o forse semplicemente perché la Clare sa come mantenere sempre stabili gli equilibri della narrazione, non scendendo mai nel patetico, nel forzato, nell’iperbolico, nell’ingiustificato, e rendendo quindi tutto sorprendentemente “reale”. Per questo stesso motivo, tutti i personaggi risultano sempre veri, tridimensionali, fedeli a se stessi e ben lontani dall’essere stereotipati o, peggio, dall’apparire come caricature di se stessi. Il world building è tra i più ricchi, complessi e avvincenti mai incontrati nella narrativa young adults, e gli scenari tratteggiati dalla Clare sono la degna e coinvolgente cornice in cui far muovere questo impressionante e riuscito mondo. 

"City of Fallen Angels" di Cassandra Clare

THE MORTAL INSTRUMENTS Series book 4 
“City of fallen Angels” 

Non ho mai scritto prima d’ora un commento a un libro della Mortal Instruments series, nonostante le ripetute e incantate letture, nonostante abbia contagiato non so più quanti amici consigliandola loro, nonostante si tratti di una delle serie che amo di più in assoluto. Anzi, proprio per questo. Perché è più facile scrivere un commento annotando qualche critica e riuscendo a rimanere parzialmente distaccati; difficile invece trovare gli aggettivi sinonimi di “bello”, “sorprendente”, “fantastico”, e riuscire a spiegare come è piaciuto e soprattutto perché è piaciuto qualcosa che ha fatto innamorare il cuore e ha affascinato il pensiero, creando un piccolo mondo proprio e indelebile dentro me. Anche questa volta mi trovo nella medesima difficoltà, nonostante questo quarto libro mi sia apparso meno “pulito” dei precedenti e forse meno brillante, se pur sempre coinvolgente… 

mercoledì 20 novembre 2013

"Clockwork Princess" di Cassandra Clare

THE INFERNAL DEVICES SERIES book 3 
“Clockwork Princess” 

Eccitazione e sollievo, apprensione e timore, attesa e nostalgia. Sono solo alcune delle emozioni che assalgono quello speciale e privilegiato lettore che cade con tanta facilità e naturalezza in balia delle storie narrate nei libri, quando si accinge ad aprire l'ultimo capitolo di una saga che l'ha conquistato ancor più di tutte le altre. Tutte le aspettative sono riposte in quel plico di pagine, che potrebbero a molti sembrar solo un insieme fitto e ordinato di inchiostro nero su foglio bianco, e invece sono dotate di due armi straordinariamente potenti: la magia di portarti con loro, dentro di loro, e la facoltà di farti ridere, sognare, commuovere, arrabbiare e, nel lasso di poche intense, violente, strabordanti ore, consumare un'intera vita non tua. E Clockwork Princess non si limita a farne vivere una, ma più vite, più amori, più destini. Stupendo per l'originalità delle soluzioni e interrogando ogni singolo lettore con le questioni emotive e esistenziali che sollevano.

"Clockwork Prince" di Cassandra Clare

THE INFERNAL DEVICES SERIES book 2 
“Clockwork Prince” 

Sollievo e nostalgia. Bizzarro come si azzuffino nell’animo sentimenti tanto contrastanti chiusa l’ultima pagina di questo libro Il sollievo nasce dal bisogno del cuore di una tregua per riprendersi dai tanti colpi subiti durante la lettura e – magari – per riuscire a distaccarsene. La nostalgia invece è dovuta alla difficoltà – colpi ricevuti, finale sorprendente e delusioni subite a parte – di separarsi da Will, Tess, Jem, Magnus e dalla loro Londra cupa e piovosa, ma assolutamente vitale, in cui si muovono Dawnworlders (Nascosti) e Shadowhunters (Cacciatori) dai modi antichi e un poco compassati (anche se scandalosamente più sciolti rispetto al mondo vittoriano nel quale vivono), ancora non a loro agio nel clima illusoriamente pacifico degli Accordi appena stipulati (sono passati solo dieci anni dal fatidico 1868), segnato da malcelata diffidenza e da traballanti e spesso falsi tentativi di alleanze e collaborazione, perché ancora troppo vicini e vivi sono i ricordi di repressioni, vendette e prevaricazioni che per secoli hanno caratterizzato la loro lotta senza quartiere né regole. 

"Clockwork Angel" di Cassandra Clare

THE INFERNAL DEVICES SERIES book 01 “Clockwork Angel”
"Non aveva mai immaginato che il suo primo bacio sarebbe stato così breve, disperato e impetuoso. Né che avrebbe avuto il sapore dell’acqua santa. E del sangue."
Come sempre un libro della Clare è una garanzia, quella di essere qualcosa in più di un semplice scritto, nero su bianco. La sua scrittura è capace di creare realtà e personaggi straordinariamente tridimensionali, al contempo complessi ed accessibili, dotati del raro dono di entrare con naturalezza ma anche con prepotenza nell’immaginario della fantasia e nell’emozione del cuore! 

Nel primo capitolo di questa sorta di prequel alla meravigliosa saga Mortal Instruments, nonostante quindi l’emozione e il piacere siano gli stessi, la Clare è riuscita a distaccarsi notevolmente dalla sua prima creatura, creando un’opera che, pur poggiando sulla stessa mitologia già ben strutturata, ha una sua lodevole autonomia.

martedì 19 novembre 2013

"Jesus" trilogy di Yoshikazu Yasuhiko

Quello di Yoshikazu è uno sguardo disincantato sulla vicenda del personaggio storico Gesù il Nazareno e sulla nascita del Cristianesimo, come solo quello di una persona cresciuta completamente a digiuno di quel complesso e stratificato insieme di tradizioni e influenze implicite che costituiscono la trama della civiltà occidentale, potrebbe essere. 

Obiettiva, secolare, non scevra di un certo scetticismo per gli eventi meno naturali e più difficilmente dimostrabili, la ricostruzione della vicenda del Gesù storico è frutto di approfonditi studi e ricerche e risulta in buona parte credibile, in altre forzata alla ragione forse, ma comunque avvincente. A riprova che la vita di questo personaggio straordinario, che lo si ritenga figlio di Dio, un maestro illuminato o solo un uomo manipolato dalle forze politiche che animavano la Giudea dell’epoca, riesce sempre e comunque a coinvolgere, intrattenere, incuriosire, toccare il cuore e commuovere.