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Ho aperto questo piccolo spazio per me, per raccogliere recensioni ed articoli scritti in questi anni come blogger (per Diario di Pensieri Persi) e redattrice (per Speechless Magazine e urban-fantasy.it), ma soprattutto come la lettrice maniaco-compulsivo-ossessiva che sono da sempre (eccomi su aNobii). Ma se tu, che ci sei capitato per caso, trovassi qualcosa di utile o interessante e magari desiderassi fermarti un poco per confrontarci e scambiare qualche chiacchiera sui libri, non potrò che esserne felice.

domenica 28 aprile 2013

"Poesie" di Yotaro Issa

Prima lucciola, 
perché te ne vai? 
Io sono Issa.

Con questo ultimo haiku si chiude la selezione proposta dall’editore Acquaviva dei lavori di Issa. Quasi a dire che dopo tutto quello che ha scoperto su di lui, pagina dopo pagina, sul suo amore, il suo rispetto e la sua costante meraviglia per la vita e per la natura, il lettore può ora pienamente comprendere il perché la lucciola non abbia alcun motivo di allontanarsi dal poeta. Lui è Issa! 

Da queste pagine – proposte in un’edizione essenziale (una presentazione di poche righe e un haiku per pagina, senza testo originale a fronte o possibili letture) e di un'eleganza sobria squisitamente orientale – emergono con straordinaria limpidezza sia la luminosa visione della vita dell’haijin sia i suoi profondi dolore e sconforto. Anche se quello di Issa non è mai uno sguardo disincantato, disinnamorato o, peggio, arreso. Bastano due haiku, così simili eppure specularmente antitetici, a mostrare il cuore di un uomo in balia del cammino che la vita gli ha tracciato, cui a volte sa rispondere col sorriso, altre con umbratile ma quasi fanciullesco risentimento:

Le gocce di rugiada
cadono a una a una,
a due a due. È un mondo buono.

La prima cicala:
la vita è crudele.
Crudele. Crudele. 

Non possiedo gli strumenti per indagare e valutare l’opera di Issa al di là del sentimento nato da una lettura attenta e partecipe, ma mi affido volentieri alle parole che usa D’Ambrosio nella sua breve ma incisiva prefazione, che esprimono al meglio tale sentimento: 

"Issa canta la bellezza della vita sempre e comunque. Ogni giorno, ogni momento, anche nelle circostanze più banali, più insignificanti, più tragiche. Nelle altezze vertiginose del suo grandioso dolore la sua Poesia rimane impareggiabile anche per la profondissima saggezza e la sua inimitabile umiltà. Per questo Issa sarà sempre uno dei più grandi poeti del popolo giapponese.”

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